Tag: Mukkeller

  • CIBUS 2022, i nostri birrifici a Parma

    CIBUS 2022, i nostri birrifici a Parma

    BereBene al CIBUS 2022

    Torniamo dal Cibus di Parma stanchi e felici di aver proposto i nostri birrifici, molti dei quali pluripremiati! Il concorso Birra dell’Anno, giunto alla diciassettesima edizione e vinto da Ritual Lab, ha consacrato vecchie conoscenze e nuove entrate del nostro catalogo di birre artigianali. Ecco le birre premiate al Cibus che trovi nei nostri listini.

    OPPERBACCO
    1° posto Triplipa
    3° posto Abruxensis Fiori

    BIBIBIR
    1° posto Vedo Doppio
    1° posto Granapa
    2° posto Olen
    2° posto 6A

    MUKKELLER
    1° posto Space Pigs
    1° posto Zona Mugnetti
    1° posto Corva Nera
    2° posto Tulio

    BIRRA DELL’EREMO
    1° posto Selva Sour
    2° posto Genesi

    MISTER B BREWERY
    2° posto Tafat 
    2° posto Boh 13 NZ Lager (collab Humus)
    3° posto Boodino

    BUSA DEI BRIGANTI
    3° posto Eva K

  • MUKKELLER Spacepigs, verso l’infinito e oltre

    MUKKELLER Spacepigs, verso l’infinito e oltre

    I fratelli Mukka, ovvero Marco e Fabio Raffaeli, ci hanno abituato bene ed anche stavolta non si smentiscono. Squadra che vince non si cambia. Ma si rafforza. Ecco quindi che accanto alla premiata e ben nota Hattori Hanzo, spunta una nuova Double IPA. La Spacepigs, letteralmente ‘maiali dello spazio’, fa parte di quella categoria di birre corpose e luppolate. Rispetto alla cugina Hattori Hanzo presenta però una differente ed accentuata bevibilità. Non punta infatti sull’amaro spinto, ma declina il grande apporto luppolato in termini di sentori floreali.

    Mukkeller Spacepigs

    Si viene immediatamente assaliti dal bouquet aromatico che letteralmente carezza il naso, segno dell’uso in late hop e dry hop dei luppoli Mosaic, Citra e Nelson Sauvin. Ognuno apporta le proprie caratteristiche, legandosi bene agli altri due. Floreale, tropicale, fruttata con una nota vinosa che ricorda i vini Sylvaner. In bocca è morbida e amara al punto giusto. Grado alcolico sottotraccia e lunghissimo respiro retrolfattivo finale. Davvero una birra che non stanca mai. Perfetta per gli amanti dell’amaro e da abbinare con piatti di cucina esotica.